La biblioterapia è un processo interattivo da fare con il cliente e insieme al cliente. Scelgo il libro in relazione al disagio portato dalla persona, e ai gusti della stessa, in quanto nella lettura l’immaginazione è molto importante, ed è più facile avere un’intensa attività creativa se leggo qualcosa che è in relazione con il mio mondo di interessi. In questo caso la lettura aiuta a favorire nelle persone l’adattamento alla realtà e aumenta la capacità di sentirsi protagonisti della propria vita.

 

Come afferma Camon "Chi vive, vive la propria vita; chi legge vive anche le vite degli altri. Ma poiché una vita esiste in relazione con le altre vite, chi non legge non entra in questa relazione e dunque non vive nemmeno la propria vita. La perde. La scrittura registra il lavoro del mondo".
Leggere aiuta a prendersi cura di sé, in quanto i libri regalano benessere, confortano e sanno nutrire. Spesso diventano amici fedeli e sinceri, capaci di accompagnarti sia quando è piacevole farlo sia quando non lo è. Aiutano le persone a ritrovare il proprio baricentro interno, da cui ri-partire nella propria vita per costruirla in funzione dei propri bisogni e dei propri vissuti ed esperienze.

 

"E’ possibile che la letteratura possa guarire? Sì. Le parole hanno una funzione salvifica, per chi le scrive e per chi le legge"

(M. Belpoliti)

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"Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non sarai in grado di camminare sulle tue gambe ... Avrò cura di te" 

(Gramellini e Gamberale)

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